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Giornata Internazionale dell'Educazione. Il ruolo sociale di Consap e l’importanza del Fondo Studio

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Il Presidente Giacomoni: «Il Fondo per lo Studio è uno strumento fondamentale per il diritto all’istruzione». L’AD Sanasi d’Arpe: «Tutti hanno diritto a un'educazione inclusiva, equa e di qualità».

 

Oggi, 24 gennaio, ricorre la Giornata Internazionale dell'Educazione, proclamata dalle Nazioni Unite nel 2018 con un obiettivo preciso: sottolineare il ruolo cruciale dell'educazione nel promuovere lo sviluppo sostenibile, la crescita, il progresso sociale, la pace. Questa giornata offre un'opportunità per riflettere sull'importanza dell'educazione come diritto umano fondamentale e per sensibilizzare l'opinione pubblica e Istituzioni sui problemi legati all'accesso e alla qualità dell'istruzione a livello globale.

In quest’ottica riveste grande importanza il ruolo sociale di Consap, in particolar modo con il Fondo per lo Studio che per sua natura, è uno strumento fondamentale per garantire ai giovani meritevoli un percorso formativo post diploma.

«Oggi più che mai è fondamentale sostenere chi vuole intraprendere gli studi universitari sia attraverso borse di studio, che il Governo ha dichiarato giustamente di voler potenziare ed aumentare, sia rafforzando e rilanciando il Fondo per lo Studio degli studenti meritevoli, gestito da Consap. L’obiettivo del Fondo è quello di favorire l’accesso al credito ai giovani meritevoli, in modo da poter affrontare, in maniera autonoma, anche il percorso formativo post diploma ed è per questo che abbiamo chiesto di estendere l’accesso al Fondo anche agli ITS Accademy», ha sottolineato il Presidente di Consap, Sestino Giacomoni.

«Il Fondo per lo studio Consap – prosegue Giacomoni - è stato recentemente rifinanziato dal Dipartimento per le politiche giovanili e il servizio civile universale con ulteriori 10.500.000,00 euro e questo conferma la volontà delle Istituzioni di garantire nel tempo un’istruzione inclusiva, equa e di qualità per tutti gli studenti meritevoli e di sostenere concretamente i giovani e le loro famiglie nel percorso educativo. Sono convinto che ad un livello di istruzione più elevato corrisponda un vantaggio rispetto a tutti gli indicatori: economici - sociali - culturali. In questa Giornata Internazionale dell’Educazione, è fondamentale il ruolo sociale di Consap, che permette a chi merita e si impegna di investire nel proprio futuro. Solo attraverso lo studio e l’impegno i giovani possono prendere l’ascensore sociale fondamentale per evitare che abbiano prospettive future peggiori delle generazioni precedenti. Sostenere  i giovani nel percorso educativo creerà sviluppo, benessere e soprattutto una società migliore», ha concluso Giacomoni.

 

«Celebrare questa giornata significa impegnarsi a garantire che ogni individuo, indipendentemente dal contesto socioeconomico, abbia l'opportunità di imparare, crescere e contribuire al progresso sociale», ha commentato l’AD di Consap, Vincenzo Sanasi d’Arpe.

«Ogni individuo – come recita l’art. 3 della nostra Costituzione – ha diritto all'istruzione ed è compito dello Stato rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale che impediscono il pieno sviluppo della persona. L'educazione è al centro anche dell'Agenda 2030 delle Nazioni Unite, in particolare nell'obiettivo 4, che mira a garantire un'educazione inclusiva, equa e di qualità, promuovendo opportunità di apprendimento per tutta la vita. Ricevere un’educazione significa imparare a ragionare, essere consapevoli delle proprie scelte, in altre parole essere liberi.  Con il Fondo Studio lo Stato diventa garante degli studenti meritevoli. Le banche, in questo modo, non dovranno fare accantonamenti e potranno concedere i prestiti con una potenziale rimodulazione, al ribasso, dei tassi d’interesse applicabili. È una misura dedicata all’educazione, alla formazione e ai giovani e per questo crediamo debba parlare la loro stessa lingua e sappiamo bene che la raccolta cartacea dei documenti e il recarsi fisicamente in banca sono considerate modalità superate per i giovani», ha concluso Sanasi d’Arpe.

 

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